di Giulio Chinappi
“La Georgia continua a essere un punto caldo nelle dinamiche geopolitiche, con il governo di K’obakhidze che resiste alle pressioni occidentali, mantenendo buone relazioni con la Russia e difendendo l’indipendenza del Paese.
Le recenti elezioni e l’inaugurazione del nuovo presidente Kavelashvili segnano un ulteriore capitolo in questa lotta per la sovranità”
Salome Zubarashvili ha lasciato il suo posto e il palazzo presidenziale ieri mattina.
In precedenza, i funzionari locali temevano che avrebbe opposto resistenza e che avrebbe dovuto essere allontanata con la forza dalla residenza.
Martedì scorso, l’ex presidente aveva minacciato di “rovesciare il regime” se il partito Georgian Dream non si fosse accordato con l’opposizione su nuove elezioni parlamentari.
Il popolo georgiano, che aveva già fatto la sua scelta, ha vinto.