René-Henri Manusardi
Un anno viene, un altro se ne va…
Tra speranze e delusioni, da Biden a Trump… fino all’anticristico, stellare, microchippato e robotico Musk, un vero gargoyle emerso gradualmente ma pure d’improvviso dalle viscere profonde di questi tempi oscuri, di apparente finis storiae dell’umanità…
Un anno arriva, un altro per sempre ci lascerà…
Con il Donbass e la Novorossija quasi liberati e una Siria aggredita, crollata e vinta, preda del caos dell’ISIS e della lotta tribale…
Mentre il sionismo senza ormai più reputazione – neanche fosse quella della mitica Shoah – continua imperterrito a violentare una Palestina macellata ad hoc, vero agnello sacrificale per la Pesach di un ormai non più futuro ma quasi immediato Terzo Tempio… e intanto con Albione e con Manhattan lancia nuovi tentacoli, i suoi terribili ma anche fragili tentacoli, sul fiero e irriducibile aryo europeo Iran, nel sogno geopolitico della Grande Israele… Per di più, tra Eurasia, BRICS+ e Via della Seta, si staglia un nuovo mondo multipolare ancora in fasce e assai poco svezzato… con Africa e America latina transitate già oltre la Terza via… e con l’Oceania che resta, per ora, solo a guardare… mentre sorge, emerge e si fa corpo un novello patto d’acciaio, anzi un sodalizio titanico tra il davidico San Giorgio cristiano russo ed ortodosso e i rossi Golia-titani di Cina e Nord Corea, che in Confucio e nello Juche cercano in modo risoluto ma anche con fatica, la conversione dal materialismo dialettico al principio di realtà…
Un novello anno giunge e un altro si dilegua terminale…
E il governo italiano, pasta e ceci meloniano, che fa?…
Gioca qual sprovveduto e ridicolo fantaccino consorte dell’UE, gioca e gioca e poi ancora gioca, indomito ed incosciente, arrogante e beffardo con cipiglio almirantiano, a far guerra sanzionatoria e militare a Santa Madre Russia, procurando così il fallimento economico e finanziario dell’amata Patria nostra… mentre il nostrano popolino bue – molto oltre la categoria di “sottoproletariato” di Marx e di quella di “massa” cara invece alla tradizione liberale – continua a drogarsi come molle e informe creta attraverso l’ipnosi collettiva della serie A, dell’Europa league e con la vita virtuale e scimunita dei social media… “face-book insta-gram twitter-X tik-tok … bang-bang”… sembra l’overture futurista di un Tommaso Marinetti scatenato, ma è solo pochade, un’autentica pochade non più decadente ma autenticamente degenerante, neanche più liquida ma ormai gassosa, sul limes di un exploit di metano viscerale collettivo, una devastante bomba socialnucleare… mentre le migliori energie guerriere del popolo italiano al posto di scatenarsi nella Tradizione ormai obliata di marce e danze sia guerriere sia tribali, oppure, invece di incanalarsi nelle doverose nonché necessarie proteste di piazza e di barricata per ottenere un miglior domani, vengono fatte rifluire, inibite del loro peso specifico, verso concerti di divi satanici e liturgie da stadio provviste di ostentazioni di potere e di cori demenziali, nel qui ed ora senza più un domani…
E, poi: «Oggi, nel giorno del suo rientro sulla Terra, seduto in cima al monte Hermon, Elia profeta sta presso la croce spezzata dall’insulto sionista, – lì dove già era stato richiamato dal Cielo accanto al Signore trasfigurato, nell’anno trentatreesimo dell’era del Cristo. È proprio lui, Elia, il profeta, il Soggetto Radicale per antonomasia. Seduto su quel monte, egli guarda verso l’Occidente, scruta verso il Nord, mira acuto verso il Nord-Ovest e, repentinamente, ride. Ride sommesso tra gli angeli di Dio che lo circondano. Ride più forte e confidente al fianco dell’Arcangelo Michele, e accanto all’austera compostezza di Thanatos. Ride, sarcasticamente ride. Ride perché contempla i suoi “sosia”, i suoi “doppio nero”: maghi di Oz, di Ur, di Ar, della mano sinistra, kabbalisti avidi di saperi occulti, cartomanti runici e taroccari, negromanti che invocano i morti e l’inferno, sacerdoti del nulla che sacrificano animali al grande Astro, biscazzieri dello pseudo sacro e dell’onta venale. Ride, ancora ride Elia e poi, d’improvviso si fa serio, perché è rientrato sulla terra su ordine divino per svelare al mondo l’Anticristo, i suoi magheggi e i suoi oscuri piani di dominio planetario. Così, assorto nei suoi pensieri, Elia ascolta la voce di Michele che echeggia nel cosmo e che dichiara: “Quest’anno nuovo sarà un anno di vendetta per il Signore, di resa dei conti nei confronti di tutta l’accozzaglia prometeica di pseudo indifferenziati, di falsi sé radicali che hanno fatto della superstizione, della magia, dell’inganno, della maldicenza, del tradimento, della menzogna, dell’omicidio verbale e fisico, della corruzione e della frode il loro modo di essere, di esistere e di ingannare il Padre celeste. Poiché, oracolo del Signore, come è vero che Dio è Dio e non vi sono altri dei all’infuori di Lui, il Padre stesso li sterminerà con l’alito della sua bocca e la mia spada li colpirà a uno a uno, fino alla loro completa estinzione. Nulla è impossibile a Dio!” Poi, rivoltosi a Elia, disse: “Tu invece vai! E dà testimonianza al Signore!” … Elia, dunque, abbandonò il sacro monte di Dio e, salito su una nuvola si pose in direzione di Finis Terrae nell’Armorica occidentale, dove da lì inizierà a dar testimonianza della Parusia, sapendo per certo che la lotta che dovrà affrontare in questo tempo finale, non sarà più una lotta tra monoteismo e politeismo come nella beltà dei tempi antichi, bensì una epica lotta senza sconti, terribile e violenta fra Dio e Satana, fra Cristo e Lucifero, fra lui e l’Anticristo…».[1]
Un anno nuovo 2025 viene e il vecchio 2024 se ne va… ma qualcosa veramente cambierà? …
Cambierà di certo in peggio nel sordido avanzar della liquefazione postmoderna…
Ma consimili e soggetti radicali, quelli veri e non mendaci, i sapienti ed umili cultori della Quarta Teoria Politica, affrancati dall’ottimismo escatologico di Darya Platonova Dugina, martire escatologica e guerriera dell’Altissimo, sapranno resistere al male interiore ed esteriore fino alla vittoria… guidati dal profeta antico, da quel Soggetto Radicale princeps che viene ad annunciare la Parusia, saranno guidati dal ritorno di Elia… Non è più infatti tempo per Apollo, né per Dionisio, né per Cibele… ora è il tempo della Parusia… ora è il tempo di Elia!
Auguri di Buon Anno 2025, da René-Henri Manusardi.
[1] Stralcio da bozza del libro di René-Henri Manusardi, IL RITORNO DI ELIA.
Per un Teismo sacrale della Quarta Teoria Politica, di prossima pubblicazione.