Ramona Castellino
Deve far riflettere l’uscita anche in Italia della trilogia “La Messa di sempre”, la quale racconta che cos’ è la liturgia tradizionale, il perché questa sia stata cambiata, ma soprattutto perché non si sia mai estinta.
La Messa Tridentina (la Messa di Sempre, in Latino, Romana) è la celebrazione eucaristica che segue il messale romano che per secoli è rimasta invariata, fedele al suo principio di universalità della Chiesa di Roma, fino al concilio Vaticano II.
La posizione di Bergoglio nei confronti della Messa di sempre non è certo segreta.
Tra duri attacchi e restrizioni, per l’attuale pontifice, il rito romano che ha unito per secoli i cristiani di tutto il mondo, è un serio “problema”.
Da qui il divieto di celebrare la Messa secondo il rito romano, se non espressamente autorizzato dal Dicastero per il culto divino e la disciplina dei sacramenti.
Autorizzazione che puntualmente respinge le sempre più frequenti richieste.
Ciò che sfugge, o volutamente si vuole ignorare, è che la Messa Tridentina non solo non accenna a finire, ma che nonostante i tentativi ripetuti di messa al bando, in quanto preconciliare, invece risorga ostinatamente con più forza e vigore e lo fa soprattutto tra i giovani.
I divieti da parte della Chiesa sembrano infatti sortire un effetto inverso facendo della Messa di sempre un nuovo ed efficace strumento missionario per una nuova evangelizzazione.
Molti sacerdoti testimoniano di come attraverso la riscoperta del culto tradizionale, abbiano iniziato a vivere una più profonda intimità con Dio.
In un mondo dove il globalismo ha come suo primario nemico la Fede, il rigetto della Chiesa verso la Messa di sempre è alquanto inquietante.
Il non comprendere come la Messa di sempre unisca i fedeli, soprattutto di nuova generazione, attraverso la sua bellezza, nel suo rito dove ciascuno fa la sua parte e non tutti devono fare tutto, che non si chiude solamente al cerchio dei partecipanti, ma anzi allarga la Chiesa militante, presente alla celebrazione alla Chiesa trionfante del Paradiso.
Attraverso il latino, la Messa Tridentina mantiene la sua universalità perduta dopo il concilio Vaticano II e anzi rilancia il concetto della continuità con il passato, la sua tradizione e come nostro Signore Gesù Cristo è di ieri, di oggi e così sarà.
Non possiamo non ricordare Monsignor Lefebvre, Vescovo che fondò la Fraternità Pio X proprio in opposizione al Concilio Vaticano II, a difesa della Messa di Sempre e del Catechismo di Pio X.
Oggi in molti stanno seguendo il suo Esempio.
Nei secoli dei secoli.
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