Il 1694 con la nascita della Banca d’Inghilterra che prende in gestione il Bilancio del Regno, il Debito Pubblico e ottiene il privilegio della stampa della carta moneta, nasce il modello che diventerà protagonista della storia economica dell’Occidente.
È un modello privatistico (nonostante gli sforzi di mascherarlo del suo principale ideatore William Paterson) che sfocerà pian piano ad una totale subordinazione della politica ad una economia che, a dirla con Draghi, ha innestato il “pilota automatico”, in un mondo ufficialmente paladino della libertà di mercato.
Questo sempre più scopertamente e contro il buon senso e momenti di incredibile sincerità che unisce visionari grandiosi come Thomas Jefferson a uomini pratici e d’azione come Henry Ford
Nel lontano 1816 Jefferson scrisse:
“Sinceramente credo che le potenze bancarie siano più pericolose degli eserciti in campo”
Più recentemente Ford scrisse:
Meno male che la popolazione non capisca il nostro sistema bancario e monetario perché se lo capisse credo che prima di domani scoppierebbe la rivoluzione”
In Italia sono due le date significative nel processo di totale “privatizzazione” del potere finanziario.
La prima è il febbraio-marzo del 1981, quando un privatissimo scambio di lettere tra l’allora ministro del Tesoro Beniamino Andreatta ed il Governatore Carlo Azeglio Ciampi pose fine all’obbligo della Banca d’Italia di comprare tutti i Titoli di Stato posti all’asta e non venduti al pubblico.
La seconda è il 1991 quando la responsabilità circa la variazione del tasso di sconto viene affidata alla insindacabile decisione della Banca centrale premessa della totale fine della nostra sovranità monetaria con il pratico assorbimento della nostra banca centrale nella BCE.
Insomma, sempre più appare chiaro che dietro alla retorica dei poteri globalisti che predicano un mondo più verde più pulito dai cieli più trasparenti c’è altro!
A volte è la stessa enfasi dei mantra adoperati che lo rivela.
Vi ricordate quando durante la tragicomica vicenda Covid le Tv cercavano di convincerci che l’uso del CONTANTE aiutava la diffusione della epidemia?
La svolta dei BRICS prelude ormai ad un arresto del progetto globalista che ha uno dei suoi pilastri nella sperimentazione di una smaterializzazione del mezzo di scambio tale da mascherare alla coscienza lo stringersi attorno a noi di catene di altro tipo.
Comincia forse ad avvertirsi che l’evidente fretta delle elites della finanza globalista di passare dalla moneta carta a quella plastica è sintomo della loro paura di starsi per rivelare per quelle che sono :
TIGRI DI CARTA volendo usare l’appellativo che il Grande Timoniere usava per designare le allora aspiranti potenze imperialiste
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