Trump afferma di avere in agenda un incontro con Putin per arrivare ad una pace e in tutta Europa le cancellerie guerrafondaie e serve alla Nato crollano…
In Austria il futuro governo guarderà a Mosca e non più a Washington e Bruxelles.
Stesso destino sembra avere la Germania.
Slovacchia ed Ungheria da tempo vanno in questa direzione.
Solo il governo italiano guidato da Giorgia Meloni sembra rimanere fedele a Zelensky e alle logiche di guerra.
Poco importa che il deep state americano (cosa diversa e più pericolosa di Trump) e gli inglesi stiano accelerando verso una guerra mondiale o che il prezzo del gas è arrivato alle stelle – con pesanti conseguenze per il popolo italiano -, la Meloni va dritta contro Mosca e continua a sostenere la guerra in Ucraina.
Ieri sera faccia a faccia con Zelensky: “Da noi avrete sostegno totale. continueremo a difendere Kiev” ha affermato il Presidente del Consiglio.
Sfumata l’idea di un vertice a tre con Joe Biden, che ha disdetto all’ultimo la trasferta a Roma (e in Vaticano) causa i roghi californiani ufficialmente, per altri motivi in verità, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky alle otto di sera di ieri sera è stato a tu per con Giorgia Meloni tra gli stucchi di Palazzo Chigi.
Altro che tregua e pace Zelensky ha continuato a chiedere all’Italia soldi, armi e sostegno.
La Meloni se continuerà su questa strada – sovranismo di cartone e totale sudditanza nei confronti degli angloamericani – troverà presto la delegittimazione popolare.
Di quel popolo che l’ha votata e sostenuta per essere indipendenti da Bruxelles e dal globalismo.
Quel popolo che ha tradito e continua a tradire.
La Patria non si porta in guerra.
Il popolo italiano non vuole questa guerra!
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