Ramona Castellino
Il 17 gennaio il Brasile, detentore della presidenza a turno dei BRICS+, ha annunciato l’annessione della Nigeria come nono membro del raggruppamento aggiungendosi a Bielorussia, Bolivia, Cuba, Kazakistan, Uzbekistan, Uganda, Thailandia e Malaysia.
Questa annessione, caldeggiata dalla Cina, rafforza la posizione della Nigeria nello scenario globale sottolineando il crescente ruolo dell’Africa.
Nel comunicato ufficiale si legge:
“Con la sesta popolazione più grande al mondo, nonché la più grande dell’Africa, e con una delle principali economie del continente, la Nigeria condivide interessi convergenti con gli altri membri dei BRICS. Essa svolge un ruolo attivo nel rafforzare la cooperazione Sud-Sud e nella riforma della governance globale, questioni che rappresentano priorità assolute durante l’attuale presidenza del Brasile”
L’entrata della Nigeria nei BRICS+ è avvenuta subito dopo la visita del Ministro degli Esteri della Repubblica Popolare Cinese Wang Ti, a dimostrazione di come l’Africa sia considerata un importante attore economico e geopolitico tra gli stati mondiali.
La Cina si è detta anche disposta a sostenere lo sviluppo e la rinascita della Nigeria.
“La Cina e la Nigeria si sono sempre rispettate e trattate come pari”, ha affermato Wang,
“Lo sviluppo delle relazioni tra Nigeria e Cina è solido e la loro amicizia è incrollabile”, ha risposto il leader del Paese africano.
Questo importante passo della Nigeria dimostra l’inequivocabile allontanamento dall’influenza storica occidentale.
La Cina si è rivelato un partner affidabile per la Nigeria dopo secoli di sfruttamento e colonialismo
I rapporti tra Cina e Nigeria delineano un futuro basato sulla cooperazione internazionale, sul rispetto reciproco e sulla crescita condivisa
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