Marco Rizzo: “Quell’Europa ‘matrigna’ che usa la guerra come strumento d’allarme”

Marco Rizzo: “Quell’Europa ‘matrigna’ che usa la guerra come strumento d’allarme”

(Da ilgiornalepopolare.it)

A cura di Valentina Marsella

L’intervista al coordinatore di Democrazia Sovrana e Popolare.

Il presidente Toscano candidato a Genova e le idee dall’Ue ai dazi.

“Se fossimo noi al governo…”.
Roma – E’ un vero e proprio ‘manifesto’ contro l’Europa della guerra quello di Democrazia Sovrana e Popolare.

Il presidente Francesco Toscano è candidato sindaco a Genova, e sta cercando di risvegliare non solo la Liguria ma tutta l’Italia da un falso sogno europeo naufragato dietro ideologie che non hanno portato nulla di concreto ai cittadini Ue. Anzi. Marco Rizzo, già fondatore di Rifondazione comunista e dei Comunisti italiani e attuale coordinatore di Democrazia Sovrana Popolare, lo sa bene. Da tempo sui suoi social scorrono video che mettono bene in chiaro le sue posizioni contro l’Europa ‘matrigna’ e No Riarmo. Rizzo accusa l’Unione Europea di lavorare per la guerra e non per la pace. “Lo fanno perché i loro piani sono falliti”, dice. E noi, per andare a fondo delle ragioni della sua battaglia, lo abbiamo intervistato.

Dopo Rearm Ue arriva PreparUe: il piano per addestrare i cittadini europei a rispondere alle minacce e alle emergenze. L’Europa spinge in modo non velato alla guerra, con l’ormai noto ‘kit di sopravvivenza’ e il piano per le emergenze. E’ procurato allarme?

“Non so se bisogna essere spaventati o sentirsi dentro una commedia comica perché quell’immagine del commissario europeo con il video sul kit di sopravvivenza dà l’idea del livello in cui è caduta la politica di questo nostro sodalizio dell’Unione Europea. Una volta c’era il reato di procurato allarme, le persone si spaventano. L’idea del riarmo mentre gli Stati Uniti e la Russia, fanno la pace, è un’idea folle. Probabilmente serve non tanto a riarmarsi ma a far riarmare la Germania, il che è una cosa politicamente pericolosa, storicamente pericolosa, probabilmente serve anche a salvare il posto a questi signori dell’Unione Europea che sono dei falliti. Falliti sul Covid, sulla cosiddetta emergenza climatica, falliti sulla guerra che hanno perso con la Russia”.

La commissaria europea alla Gestione delle crisi, Hadja Lahbib, nella conferenza stampa di presentazione della strategia per la preparazione dell’Unione, ha detto ‘Niente panico, ma serenità’. E’ esattamente il messaggio opposto quello che arriva ai cittadini? Qual è la strategia e dove si vuole arrivare?

“Se ci fosse la guerra nucleare la borsetta della signora che fa il commissario europeo non servirebbe a niente. Forse servirebbe di più abbracciare i nostri figli e aspettare la sorte. Il tema di fondo è legato alla sopravvivenza della politica europea. Uno come Macron ha il consenso di un francese su 10 perché ha preso il 20 per cento alle elezioni politiche e quindi avendo votato la metà dei francesi, questo è il suo grado di consenso. La Lagarde e la von der Layen? Meglio lasciar perdere, non hanno alcun credito o consenso tra i popoli europei. Quindi è chiaro che usano la guerra come strumento di allarme e per mantenere il proprio potere. Questo ReArm che poi cambia sempre desinenza, è un attacco alle libertà e alla vita dei popoli europei e sostituirebbe poi in realtà i soldi che dovrebbero essere impiegati per la salute, per le pensioni, per la ricerca e lo sviluppo”.

Dalla guerra delle armi alla guerra dei dazi. Quale lo scenario che ci si prospetta?

“Noi siamo stupiti sulla vicenda dei dazi. In realtà il presidente degli Stati Uniti difende gli americani. So che per chi è stato abituato in Italia e in Europa ad avere governi che non difendevano i propri popoli è un pò difficile da capire. Ma andiamo a capire cosa si potrebbe fare.

Se Marco Rizzo e Francesco Toscano governassero l’Italia noi andremmo- in questa fase di accordo e ‘pace’ tra Stati Uniti e Russia – andremmo negli Usa a trattare direttamente i dazi tra Italia e Stati Uniti e non con l’Ue che è stata sempre ‘matrigna’ con noi dalla pesca all’agricoltura, dall’automotive alle case. E tratteremmo per il nostro Paese. Non per L’Europa matrigna. Dopodiché diremmo a Trump che andremo anche da Putin a trattare togliendo le sanzioni che sono state quelle che hanno penalizzato di più le imprese italiane rispetto alle imprese russe, e che vorremmo di nuovo – togliendo le sanzioni – avere il gas russo a basso costo. È la questione fondamentale per la piccola e media impresa italiana perchè l’energia pesa sull Pmi che sono l’asse portante della nostra economia molto di più dei dazi. Questa è la politica che metterebbe in campo Democrazia Sovrana e Popolare se fosse al governo”.

Toscano vuole portare a Genova “temi nazionali che si riflettono anche sui territori. Molti sono i problemi – ha detto – che le destre e le sinistre di cartone non possono risolvere proprio perché hanno contributo insieme, anche con il supporto di chi oggi si presenta come alternativa fasulla, a crearli”.

La fondazione di Democrazia sovrana popolare, il progetto politico fondato da Francesco Toscano e Marco Rizzo, lo scorso gennaio, con la partecipazione alle Europee e alle amministrative in diversi comuni e regioni italiane. Il 2025, loro ne sono certi, sarà l’anno della maturità.

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