Mons.Viganò su Bergoglio e non solo…

Mons.Viganò su Bergoglio e non solo…

Questa è l’intervista all’arcivescovo Carlo Maria Viganò, richiesta da Fuori dal coro, e che doveva essere trasmessa il 23 Aprile 2025…

(Evidentemente era troppo fuori dal coro)

1.Qual è la Sua valutazione sul Papato di Bergoglio?

Negli ultimi decenni, una lobby eversiva si è impossessata delle leve del potere nei governi e nelle istituzioni, al fine di portare a compimento il piano anticristiano e massonico della Rivoluzione.

Agenzie governative – come sappiamo da quanto emerge anche negli Stati Uniti – hanno interferito nella vita delle Nazioni, organizzando e finanziando la cosiddetta “Agenda 2030” della Fondazione Rockefeller e del World Economic Forum, che consiste nella distruzione della famiglia, nella mercificazione della vita umana, nella corruzione morale dei bambini e dei ragazzi, nello sfruttamento dei lavoratori, nella privatizzazione di tutti quei servizi che sino agli anni Novanta erano garantiti – senza finalità di profitto – dallo Stato: sanità, infrastrutture, difesa, comunicazioni, istruzione.

Per compiere questo colpo di stato globale è stata necessaria la collaborazione (pagata, ovviamente) di funzionari corrotti, politici, medici, magistrati, docenti, tutti corrotti.

La Chiesa Cattolica, che con il Concilio Vaticano II si era già allineata alla mentalità mondana, era però rimasta saldamente ancorata a certi principi non negoziabili, ad esempio in materia di morale sessuale o di rispetto per la vita umana dal concepimento alla morte naturale.

Benedetto XVI era chiaramente opposto al piano globalista e non avrebbe mai derogato a questi principi, legittimando l’ideologia LGBTQ, il gender, le follie pseudo-sanitarie dell’OMS in materia di modifica genetica e di depopolazione mondiale, l’islamizzazione dell’Europa mediante la sostituzione etnica.

Era dunque necessario eliminare Joseph Ratzinger, sostituendolo con un “papa” che – come auspicava il collaboratore di Hillary Clinton, John Podesta – promuovesse l’Agenda 2030, ratificasse la frode climatica e convincesse i fedeli di tutto il mondo a sottoporsi all’inoculazione di un siero che oggi sappiamo esser stato progettato per eliminare o patologizzare la maggior parte dell’umanità.

Questo golpe vaticano fu reso possibile (e lo sappiamo dalle stesse ammissioni dei suoi protagonisti, tra cui il discusso cardinale Danneels) dalle manovre della Mafia di San Gallo, che di concerto con il deep state americano spinse Benedetto XVI a dimettersi e riuscì a nominare Jorge Mario Bergoglio al vertice della Chiesa Cattolica.

Quella di Bergoglio è stata un’usurpazione né più né meno di quelle che hanno consentito alla lobby globalista di imporre leader di governo agli ordini del Forum di Davos nell’Italia di Conte e Draghi, nella Francia di Macron, nell’Inghilterra di Johnson e Starmer, nella Spagna di Sanchez, nell’Irlanda di Martin, nel Canada di Trudeau, nell’Australia della Arden, nell’America prima dei Clinton e di Obama e poi di Biden, nell’Unione Europea della von derLeyen.

Tutti costoro non sono giunti al potere legittimamente, ma con maneggi, frodi elettorali o manipolazioni del consenso; ed esercitano questo potere contro i cittadini e contro le istituzioni che essi dovrebbero rappresentare.

E tutti costoro, senza eccezione alcuna, sono ampiamente compromessi e ricattabili, sicché si trovano costretti ad obbedire se non vogliono veder portati alla luce i loro crimini e le loro perversioni.

Bergoglio e i suoi accoliti non fanno eccezione nemmeno in questo.

Il giudizio che qualsiasi Cattolico è portato a formulare su questo “papato” – che Papato propriamente non è – non può che essere dunque pessimo, sotto tutti i punti di vista.

La Chiesa di Roma, dopo questi dodici anni di tirannide, è devastata da scandali, corruzione, violazioni dei diritti umani – penso all’Accordo con la dittatura comunista di Pechino – e da una gestione fallimentare su tutti i fronti.

Le timide critiche di alcuni Cardinali e Vescovi alle eresie e agli scandali di Bergoglio non hanno in alcun modo scalfito questo regime globale che vede alleati – contro i cittadini e i fedeli – i loro governanti.

2.Il giorno della morte di Papa Francesco ha scritto un post su X.
Lei definisce “farneticazioni eretiche” quanto confidato da Bergoglio a Eugenio Scalfari.
Ci può spiegare perché ?

Secondo quanto riportato da Scalfari, Bergoglio gli avrebbe confidato di non credere all’inferno, e di essere convinto che le anime buone si salvino “fondendosi” in Dio, mentre quelle dannate siano distrutte, dissolte nel nulla.
Ciò contraddice la Sacra Scrittura e il Magistero cattolico, che insegnano che ogni anima, al momento della morte fisica, affronta il Giudizio particolare e viene premiata con la beatitudine eterna (passando eventualmente per il Purgatorio) o punita con l’eterna dannazione, a seconda di come si è comportata in vita, e del suo stato di amicizia o inimicizia con Dio al momento del trapasso.

Per questo ho parlato di farneticamenti ereticali: essi si vanno ad aggiungere ad una lista lunghissima di spropositi e di eresie che tutti noi abbiamo dovuto sopportare in questi anni.

3.A cosa si riferisce quando parla dei “suoi eredi… gli eversori?”

Bergoglio si è circondato di personaggi corrotti e ricattabili, che ha usato disinvoltamente per ottenere ciò che si prefiggeva. Ha deriso, denigrato e offeso Cardinali e Vescovi onesti.
Ha protetto e insabbiato le indagini su Prelati indagati per gravi delitti. Ha promosso tutta la filiera di Prelati americani, corrotti e ultra-progressisti, tutti collegati all’ex cardinale McCarrick, che oggi occupano le principali diocesi americane e posti-chiave in Vaticano.

Ha tolto la scomunica al suo confratello gesuita Rupnik, le cui turpi vicende avevano scandalizzato anche i più moderati.
Ha perseguitato tutti i suoi oppositori, me compreso, infliggendomi la scomunica, in violazione al diritto e alla giustizia.

Tutti costoro sono ancora al loro posto, continuano a demolire la Chiesa e si apprestano con il prossimo Conclave a portare a termine il compito loro assegnato: trasformare la Chiesa di Cristo in una organizzazione ecumenica e sincretista di matrice massonica che presti il proprio sostegno al Nuovo Ordine Mondiale.

4.Papa Francesco per lei era un anti-Papa, un non-Papa.
Ci spiega perché?

Il Cardinale eletto in Conclave come Successore di Pietro deve esprimere la sua accettazione e il consenso ad assumere le funzioni proprie al Papato.
Io credo che l’accettazione del Papato da parte di Begoglio era viziata perché egli ha considerato il Papato altra cosa rispetto a ciò che è; come il coniuge che si sposa in chiesa escludendo i fini specifici del Matrimonio e rendendo quindi nulle le nozze per vizio di consenso, appunto.

Bergoglio ha ottenuto l’elezione con il dolo, abusando dell’autorità di Romano Pontefice per fare l’esatto contrario di ciò che Gesù Cristo ha dato mandato a San Pietro e ai suoi Successori di fare: confermare i fedeli nella Fede cattolica, pascere e governare il Gregge del Signore, predicare il Vangelo a tutte le genti.

Tutta l’azione di governo e di magistero di Bergoglio – sin dalla sua prima apparizione alla Loggia vaticana presentandosi con quell’inquietante “Buonasera” – si è dipanata in senso diametralmente opposto al mandato petrino: ha adulterato il Depositum Fidei, ha creato confusione e indotto in errore i fedeli, ha disperso il Gregge, ha dichiarato che l’evangelizzazione dei popoli è «una solenne sciocchezza», condannandola come proselitismo; ha abusato sistematicamente del potere delle Sante Chiavi per sciogliere quel che non può essere sciolto e legare ciò che non può essere legato.

Il Papa non è il padrone della Chiesa, ma il Vicario di Cristo: egli deve esercitare la propria autorità nei confini stabiliti da Gesù Cristo e in conformità con gli scopi voluti da Dio: primo fra tutti, la salvezza delle anime mediante la predicazione del Vangelo a tutte le creature, e i Sacramenti.

Un Papa non può quindi ritenersi autorizzato a “reinventarsi” il Papato, a “rileggerlo in chiave sinodale”, a “modernizzarlo”, a smembrarlo a proprio piacimento, a cambiare la Fede o la Morale.

Se egli pensa che il Papato gli permetta di modificare l’istituzione che presiede, per ciò stesso egli si trova in quella situazione di vizio di consenso tale da rendere nulla l’elevazione al Ministero Petrino, perché ciò che egli accetta non è il Papato cattolico come è sempre stato inteso da San Pietro in poi, ma un’idea personale di “papato”.

Per questo sono convinto che il ruolo eversivo ricoperto da Bergoglio – anche considerato nel più vasto quadro internazionale del golpe globalista – faccia di lui un usurpatore, un anti-papa, un non-papa appunto, perché egli era perfettamente consapevole di voler manomettere il Papato trasformandolo in qualcos’altro e dandogli scopi che non sono quelli del Papato: dal culto dell’idolo della Pachamama alla comunione per i divorziati e alla benedizione delle coppie omosessuali, dall’immigrazione alla promozione dei vaccini, dalla propaganda climatica alla transizione di genere.

D’altra parte, ne abbiamo conferma da quanti elogiano Bergoglio non per essere stato un Papa cattolico, ma per le empanadas dei trans di Torvaianica o per la sua calorosa amicizia con Emma Bonino.

5.Quale sarà il futuro della Chiesa con la morte di Papa Francesco?

La morte di Bergoglio cristallizza, per così dire, una situazione di illegittimità diffusa.
Dei 136 Cardinali elettori, 108 sono stati “creati” da lui; il che significa che qualsiasi Papa sia eletto nel prossimo Conclave – fosse anche un novello San Pio X – la sua autorità sarà pregiudicata dall’essere stato eletto da falsi cardinali, creati da un falso papa.

Per questo, tempo fa, chiedevo ai miei Confratelli nell’Episcopato di chiarire questi aspetti, prima di procedere all’elezione di un nuovo Papa.

Certo, la situazione è disastrosa e umanamente senza soluzione.

Tuttavia, come Vescovo e Successore degli Apostoli non posso non ricordare a tutti che la Chiesa, che è il Corpo Mistico di Cristo, è destinata ad affrontare la passione sull’esempio del Signore.

Sarà proprio da questa passione – in cui tutto sembrerà perduto come in quel Venerdì Santo di 1992 anni fa – che la Chiesa rinascerà rigenerata e purificata.

In questi giorni in cui celebriamo la Pasqua di Resurrezione, ogni Cattolico trova nel trionfo di Cristo sulla morte e sul peccato le ragioni della propria fedeltà al Vangelo.
Ce lo ha detto Nostro Signore, poco prima di affrontare la Passione: Non abbiate paura: io ho vinto il mondo.

Una risposta a “Mons.Viganò su Bergoglio e non solo…”

  1. Avatar Giovanni Mennini
    Giovanni Mennini

    Sua Eccellenza Mons.Viganò, Lei è sempre stato e sempre lo sarà un faro di riferimento per me nell’ indicarmi e illuminarmi la via della Verità e della Vita, nel buio delle tenebre che purtroppo ci stanno avvolgendo Lei sarà sempre presente con tutto il suo fulgore e il coraggio di dire sempre la Verità che è scritta nei vangeli che nutro nel profondo del mio animo di Cattolico credente !

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