Ramona Castellino
Ormai siamo invasi da “buoni maestri” che in nome di un politicamente corretto, si riempiono la bocca di parole come inclusivita’, uguaglianza, tolleranza giustificando carrozzoni e circhi, dove i diritti civili e i vizi borghesi di numero ristretto di persone, diventano legge a discapito di quelli sociali e anche morali.
Esempio plastico di civiltà, ancora una volta, arriva dalla Russia, dove in un locale di Yakutsk, il proprietario è stato multato per una performance transgender.
La multa ammonterebbe a 250.000 mila rubli per propaganda LGBT
La “festa transgender” in questione si è tenuta la sera di Capodanno dove uomini travestiti da donna mimavano atti sessuali.
In Russia nei locali pubblici è vietata ogni propaganda LGBT. Tutto nel rispetto della salvaguardia dei valori tradizionali.
A nulla servono le menate occidentali sull’omofobia e discriminazioni di genere varie, in quanto la Russia garantisce l’esistenza di circoli privati dove per gli amanti del genere è possibile sbizzarrirsi.
Il divieto riguarda esclusivamente i locali pubblici.
Chi è più civile quindi? Chi nudo, tra tacchi, parrucche, lustrini e fruste regala preservativi ai bambini nelle piazze, su carri colorati come al circo, o chi mette a disposizione locali a tema nel totale rispetto di tutti?
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