Ramona Castellino
Come non si può non ricordare il giubilo e la gongolante soddisfazione liberale progressista che ha accompagnato la caduta di Assad in Siria.
Ultimo colpo di coda del morente governo Biden, seguito dalla scodinzolante Europa, a dimostrazione anche di una debolezza russa “prossima alla caduta”
“Assad il tiranno è finalmente caduto!”
“Finalmente pace e democrazia!”
Peccato che questo capolavoro ha consegnato il popolo siriano, che ricordiamo essere composto da diversi gruppi religiosi, ad uno dei gruppi islamici più radicati incentrati sul salafismo radicale.
Il crollo degli stati arabi voluto dai globalisti a partire da due decenni fa, pensiamo all’Iraq o alla Libia, prosegue nella consegna della Siria in mano ad una nuova versione di Stato islamico, radicato, terrorista e contro ogni minoranza.
Migliaia di persone stanno cercando di fuggire dal terrore, mentre si sta consumando un vero e proprio genocidio delle minoranze religiose.
E mentre gli Stati Uniti e la Russia chiedono la ferma condanna delle Nazioni Unite, i globalisti di tutto il mondo e l’Unione Europea continuano a sostenere i terroristi islamici, che oggi in pieno delirio distopico magicamente vengono considerati “ribelli” per la libertà.
E mentre giungono dalla Siria immagini terribili, come quelle dove le milizie sunnite siriane crocifiggono e sparano in testa un cristiano, l’elite globalista è sempre più responsabile di quello che può essere tranquillamente definito “un crimine pianificato contro l’umanità”
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