Putin ha invitato Trump a Mosca.
I presidenti hanno parlato al telefono per un’ora e mezza.
Il punto principale:
- Dalle parole di Trump, lui e Putin hanno concordato di dare istruzioni ai loro team per iniziare i negoziati “immediatamente”.
- Da parte statunitense, i colloqui saranno condotti dal capo della CIA, dal segretario di Stato e dal consigliere per la sicurezza nazionale.
- Putin ha concordato con Trump che una soluzione a lungo termine in Ucraina può essere raggiunta attraverso i negoziati.
- I leader hanno discusso dello scambio di cittadini russi e statunitensi: Washington ha garantito il rispetto degli accordi raggiunti.
- Putin si è detto favorevole ad affrontare le cause profonde del conflitto in Ucraina.
- Putin ha dichiarato che è giunto il momento di lavorare insieme.
- Putin: la Russia è pronta a ricevere i funzionari statunitensi a Mosca.
Ancora una volta abbiamo avuto ragione.
La vittoria di Trump in America e la vittoria militare di Putin e della Russia stanno portando ad una disirticolazione del potere liberal e globalista.
Da tempo parliamo di alleati tattici (come Trump, la Cina, la resistenza araba e i Brics) e strategici (la Russia) per un plurale ed internazionale fronte di libertà e liberazione.
Questo sta avvenendo.
Passo dopo passo.
Patria dopo Patria.
Ovviamente ogni popolo declina – a seconda delle sue Tradizioni, Fede ed identità – il suo sovranismo.
L’Africa risponde in maniera africana, gli americani alla loro maniera (con tutte le loro contraddizioni), idem i cinesi e tutti gli altri…
Ogni conflitto sta attaccando i vari e tanti tentacoli del globalismo… tutti stanno indebolendo la piovra liberale e liberista.
Chi si ostina ad attaccare Trump perché americano o perché dice “cazzate” su Gaza… chi non riesce a comprendere il ruolo della Russia (storico e da sempre!) perché ubriaco di anti-comunismo, chi non riesce ad andare oltre perché avvelenato di antifasfismo… è fuori dalla storia.
E funzionale (direttamente o indirettamente, in buona o cattiva fede) al sistema di potere globale!
Noi, ancora una volta, abbiamo scelto di stare sulla cresta dell’onda ed essere rivoluzione in corso!
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