Ramona Castellino
Io tempo stringe, non appena un sufficiente numero di fabbriche di microchip saranno delocalizzate dalla Cina all’Europa, gli USA non avranno più motivo di aspettare: a Taiwan sarà guerra.
Partendo dal fatto che oggi i microchip sono diventati fondamentali per il funzionamento al giorno di quello che ci circonda.
d’oggi.
Utilizzati nella comunicazione, nella medicina, nell’ automazione industriale, per le automobili.
Sono al cuore di Internet e fondamentali per lo sviluppo tecnologie stanno plasmando il futuro, che ci piaccia oppure no.
Il primo produttore è la Cina.
Da qui è facile capire la dipendenza dal Sol Levante e il valore geopolitico e strategico enorme.
La supremazia cinese sui microchip, da cui dipende tutto il mondo, la rende inattaccabile anche dagli Usa, qualora decidesse di mettere mano sulla questione di Taiwan.
Tra le due potenze ci sono stati conflitti economici a colpi di aziende vendute e comprate, ma fondamentalmente gli
USA non possono più delegare all’estero la produzione di ciò che gli serve. Decenni di decentramento produttivo si sono rivelati ottimi nel breve periodo ma disastrosi sul lungo.
La volontà di Trump è quella di spostare la produzione di chip in Europa oltre che in America.
È per questa ragione che gli USA stanno impiegando anche vari Paesi vassalli, come l’Italia, in esplorazioni “commerciali” nel Mare Cinese, toccando anche gli Stati limitrofi, come Indonesia e Filippine.
Ricordiamo che Taiwan è un’isola e una potenza di mare come gli USA non possono rinunciare ad un ingaggio marittimo.
I grandi dispiegamenti americani attorno a Taiwan, realizzati nel corso degli anni, rappresentano ora una minaccia reale per la Cina.
Congiuntamente alla delocalizzazione della produzione di microchip dalla Cina all’Europa, quest’ ultima perde il cosiddetto “scudo dei microchip” diventando attaccabile.
Ora non si conosce né la quantità reale di questi microchip necessari, né quando verrà raggiunta.
A significare che l’attacco potrebbe avvenire domani, come tra un anno, come tra tre anni, come domani …. Ma avverrà.
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