Virginia Giuffrè e un altro suicidio comodo

Virginia Giuffrè e un altro suicidio comodo

Ramona Castellino

La grande accusatrice del finanziere miliardario Jeffrey Epstein e del principe inglese Andrea è stata ritrovata morta nella sua casa in Australia.

Per la famiglia il peso degli abusi alla quale era stata sottoposta fin da giovanissima, passata “come un piatto di frutta” fra gli amici di Epstein tra cui il principe Andrea, è stato troppo pesante da gestire.

Adescata dalla socialite britannica Ghislaine Maxwell, ora in carcere a scontare 20 anni di reclusione, aveva oltre che subito, assistito all’oscuro giro di traffico sessuale del magnate e del terzo genito della famiglia reale britannica, il quale ha sempre rigettato ogni accusa evitando il tribunale britannico con un patteggiamento intorno ai 16 milioni di dollari.

La morte della Giuffrè arriva dopo un inizio anno molto difficile per la grande accusatrice, la quale era stata anche vittima di un grave incidente stradale che l’aveva resa in fin di vita.

Dopo il comodo suicidio di Epstein in carcere e il suicidio della Giuffrè molte domande rimarranno senza una risposta.

Il mostruoso e mistrioso traffico sessuale di Epstein, ma e soprattutto i nomi degli amici illustri e potenti che ne erano coinvolti come politici, finanzieri, capi di stato, attori, gettando l’ennesima ombra su un caso dove la mano della ricchezza, del potere, della fama sembra aver fatto indirettamente o direttamente un’altra vittima.

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